AMR nel mondo post COVID-19

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Nel 2019, il numero stimato di decessi associati alla resistenza batterica antimicrobica (AMR) ha rasentato i 5 milioni. (1) Nonostante questo scenario globale preoccupante, va evidenziato che in alcune regioni del mondo le infezioni nosocomiali (HAI) sono in diminuzione grazie al miglioramento e all'ottimizzazione delle pratiche di controllo delle infezioni e agli interventi di stewardship antibiotica. (2) Tuttavia, i risultati incoraggianti ottenuti in alcune parti del mondo rischiano ora di essere compromessi o vanificati dall'impatto significativo della pandemia di coronavirus (COVID-19) e dai suoi effetti sull'epidemiologia di AMR e HAI

I dati riportati al National Healthcare Safety Network (NHSN) degli USA mostrano un aumento significativo delle infezioni del flusso sanguigno associate alla linea centrale (CLABSI), delle infezioni del tratto urinario associate al catetere (CAUTI), degli eventi associati al ventilatore (VAE) e della batteriemia provocata da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) dopo l'avvento della pandemia di COVID-19. (3)

Ulteriori dati suggeriscono che il rischio di HAI provocate da batteri Gram-negativi con resistenza difficile da trattare (GNB-DTR) è aumentato durante la pandemia, soprattutto quando la durata della degenza ospedaliera si è prolungata. (4) 

Questo scenario preoccupante è probabilmente la conseguenza della combinazione di diversi fattori:

  • l'uso di antibiotici (fino a >90% in alcuni casi) in pazienti con COVID-19 grave al momento del ricovero ospedaliero, anche quando il tasso effettivo di infezioni batteriche concomitanti risulta molto basso, in quanto il COVID-19 ha una presentazione clinica atipica che può assomigliare alla sepsi batterica
  • difficoltà nel garantire misure di controllo delle infezioni sufficienti per prevenire la trasmissione incrociata di patogeni resistenti tra pazienti negli ospedali sovraffollati durante i picchi della pandemia
  • il ricollocamento di esperti nel controllo delle infezioni e nella stewardship antibiotica a altre attività durante l'emergenza COVID-19
  • la necessità di prestare cure prolungate ad alcuni pazienti in fase di recupero da COVID-19, con la possibilità che gli stessi continuino ad essere esposti al rischio (sebbene ridotto) di infezioni resistenti durante la guarigione. (4-7) 

La combinazione di tutti questi elementi sottolinea ulteriormente la necessità di ricalibrare il nostro approccio all'AMR sulla base dei risultati positivi ottenuti in alcune regioni fino al 2019.

Tutto ciò comporterebbe diversi interventi. Il primo relativo non solo al miglioramento, ma anche allo sviluppo di specifiche raccomandazioni di stewardship antibiotica, per ridurre l'uso empirico di antibiotici nei pazienti con COVID-19. Segnatamente, ciò comporterebbe implicazioni per tali pazienti, in quanto evitando l'uso eccessivo di antibiotici si ridurrà anche la pressione selettiva dell’ambiente che favorisce la resistenza, producendo effetti benefici indiretti anche su altri pazienti (abbassando il rischio che essi siano colonizzati da organismi resistenti). Il secondo aspetto consisterebbe nel garantire l'adeguata osservanza delle misure di controllo delle infezioni, facendo leva sulla maggiore consapevolezza (generata dalla pandemia) circa la fondamentale importanza che si controlli efficacemente la diffusione dei contagi.

Nel lungo termine, solo un approccio fermo, globale e concertato rispetto all'AMR impedirebbe che il mondo post-COVID-19 entri in collisione con un’allarmante era post-antibiotici.

A cura di Daniele Roberto Giacobbe, Ricercatore di Malattie Infettive (Università di Genova)

MC-ID-41-2022

Sources
  1. Antimicrobial Resistance Collaborators. Global burden of bacterial antimicrobial resistance in 2019: a systematic analysis. Lancet 2022; 399(10325):629-655.
  2. 2019 National and State Healthcare-Associated Infections Progress Report. Centers for Disease Control and Prevention (CDC) website. https://www.cdc.gov/hai/data/archive/2019-HAI-progress-report.html. Published December 2020. Last accessed May 22, 2022. 
  3. Weiner-Lastinger LM, Pattabiraman V, Konnor RY, et al. The impact of coronavirus disease 2019 (COVID-19) on healthcare-associated infections in 2020: A summary of data reported to the National Healthcare Safety Network. Infect Control Hosp Epidemiol 2022; 43(1):12-25.  
  4. Kubin CJ, McConville TH, Dietz D, et al. Characterization of Bacterial and Fungal Infections in Hospitalized Patients With Coronavirus Disease 2019 and Factors Associated With Health Care-Associated Infections. Open Forum Infect Dis 2021; 8(6):ofab201.
  5. Bassetti M, Giacobbe DR. A look at the clinical, economic, and societal impact of antimicrobial resistance in 2020. Expert Opin Pharmacother 2020; 21:2067-2071. 
  6. Rawson TM, Moore LSP, Castro-Sanchez E et al. COVID-19 and the potential long-term impact on antimicrobial resistance. J Antimicrob Chemother 2020; 75:1681-1684. 
  7. Rooney S, Webster A, Paul L. Systematic Review of Changes and Recovery in Physical Function and Fitness After Severe Acute Respiratory Syndrome-Related Coronavirus Infection: Implications for COVID-19 Rehabilitation. Phys Ther 2020; 100(10):1717-1729.